Storia

L’agro di Assemini è caratterizzato da una pianura coltivata prevalentemente a  ortaggi e florovivaismo, spesso in serra, nonché piccole estensioni di grano o foraggio, ulivi, frutteti e vigna. Il paesaggio è caratterizzato da siepi di fico d’india e alti cipressi, con ampie aperture di campi coltivati.

Le infrastrutture sportivo/ricreative e le villette private sono in aumento e le parti selvatiche sono sempre più ridotte, per questo per battezzare questa piccola parte delle campagne di Assemini abbiamo scelto il nome della Dea Inca che rappresenta la forza della Natura e la fecondità della Terra: Pachamama.

Il terreno di Pachamama è stato in passato sede di colture particolari (bonsai, feijoe, melaleuca…), e questa vocazione alla biodiversità è stata colta dai nuovi residenti che hanno introdotto sia specie locali che esotiche. Ciò ha favorito lo sviluppo di una particolare sensibilità verso il rispetto di tutti gli esseri viventi, sia vegetali che animali, e verso l’importanza che questo valore ha nella crescita dei bambini.

Questo luogo è considerato dai suoi proprietari un “prestito” ricevuto da Madre Natura e di conseguenza nasce un percorso di condivisione con chi non possiede la terra ma vuole riprenderne il contatto.

Nel Luglio 2014 nasce l’Associazione di Promozione Sociale “Terre Colte” in seguito all’incontro con Massimo e Silvio, che nei loro terreni già sperimentavano gli Orti Condivisi  e Pachamama ne diventa sede operativa concedendo il terreno in comodato d’uso gratuito all’Associazione.

Da quel momento è stato possibile accogliere varie tipologie di cittadini (famiglie, pensionati, professionisti, studenti…) che hanno potuto riprendere il contatto con la terra sperimentandosi nell’autoproduzione di cibo sano.

Nel Marzo 2015 la sede Pachamama ospita il Corso di Progettazione in PermaCultura (72h), condotto da Saviana Parodi, docente dell’Accademia Italiana di PermaCultura, durante il quale si è formato un team di volontari per lo sviluppo del luogo secondo gli insegnamenti ricevuti.

Questa idea ha  poi preso forma in un progetto denominato “Pachamama in Transizione”, un campo di volontariato che ricerca un modo di vivere sostenibile a 360°, secondo i principi etici della PermaCultura (Cura della Terra, Cura delle Persone, Condivisione delle Risorse in Surplus).

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